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Rifiuti abbandonati: solo nel 2024 raccolte 648 tonnellate
648 tonnellate di rifiuti abbandonati, delle quali 260 raccolte al Guardolino (località in prossimità del ponte tra Abbiategrasso e Vigevano), ma è l’area tra via Fusè e via Cervi ad aggiudicarsi il triste primato con 275.000 chili. Questi i dati forniti da Amaga e relativi all’attività di raccolta del 2024, diffusi nel corso della conferenza stampa tenuta lunedì scorso nell’ex Sala consiliare dall’assessore all’Ecologia Valter Bertani. “Siamo di fronte a dei numeri che fanno rabbrividire e che denunciano l’esistenza di un problema serio. L’attuale amministrazione ha cercato di intervenire potenziando la videosorveglianza attraverso l’installazione di fototrappole, strumenti che hanno senza dubbio portato a dei risultati – ha affermato l’assessore di riferimento – restiamo convinti però che la prevenzione del fenomeno sia la vera arma vincente. Nello specifico, grazie alla tecnologia è stato possibile sanzionare due soggetti, autori di un abbandono cospicuo di rifiuti presso il Guardolino, 6 in via Fusè (dall’inizio del 2025 ad oggi, mentre le sanzioni elevate in quell’area nel corso del 2024 sono state 20), l’ultimo invece lo abbiamo individuato con l’attività condotta dall’ispettore ambientale che ha lavorato su un cospicuo abbandono nei boschi del Ticino. In quest’ultimo caso è stata la spazzatura a “parlare” poiché all’interno dei sacchi abbandonati sono state rinvenute bollette con in calce il nome dell’intestatario, prontamente rintracciato”.
Sono invece 14.177 le tonnellate relative alla raccolta regolare, che corrispondono a 434 chili annui per abitante. “In questo caso i dati di Amaga ci dicono che il 71% dei rifiuti è differenziato, mentre il restante 29% no. L’obiettivo per il 2025 è quello di lavorare per arrivare ad una sensibile diminuzione dell’indifferenziato – ha comunicato Bertani - tramite una serie di azioni concordate con l’azienda. Amaga ha già programmato un’intensa attività che nei prossimi giorni coinvolgerà gli alunni della scuola Primaria per contribuire alla creazione di un’educazione ambientale, iniziativa che si affiancherà ad un’azione di controllo e di incrocio dei dati in collaborazione con l’ufficio anagrafe.
L’inciviltà ha un prezzo elevato – ha aggiunto Bertani – basti pensare che solo l’intervento del Guardolino è costato qualcosa come 16 mila euro, senza contare il danno ecologico e all’immagine cagionato dalla presenza sul territorio cittadino di vere e proprie discariche a cielo aperto…”.
“Si tratta di comportamenti inaccettabili – ha chiosato il sindaco Cesare Nai – che hanno ripercussioni gravi sull’ecosistema, un elemento che deve essere chiaro a tutti perché queste azioni trovino prima di tutto una condanna unanime presso il resto della cittadinanza”.
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Ultimo aggiornamento: 26 febbraio 2025, 15:22