Descrizione
“GIORNATA DELLA MEMORIA”
Si insiste molto, nei discorsi, sull’assurdità delle guerre determinate dall’invasione di un paese ad opera di un altro e dovrebbe essere impossibile non avvertire interiormente la disumanità che produce.
Nelle Giornate di commemorazione della Memoria e del Ricordo, come di ogni altro genocidio, questo sgomento viene reso ancora più vivido e palpabile dalle testimonianze fotografiche e dai racconti di chi è riuscito a sopravvivere. Eppure, alla luce dell’attuale situazione mondiale, assistiamo, nel quotidiano, al dilagare preoccupante di atteggiamenti di legittimazione della guerra, che rischiano di far perdere di vista il suo carattere di insensatezza. Mentre ci sono drammi che si consumano in paesi più o meno a noi vicini, non stupisce neanche più la nostra assuefazione alle immagini di dolore e distruzione che ci vengono mostrate durante gli orari di pranzo o cena dai telegiornali, mentre stiamo magari gustando una buona pietanza, come se si trattasse di una qualsiasi altra cosa, una delle tante di cui i media sono pieni, come se non ci fossero di mezzo persone, storie, affetti, luoghi, dentro a tutto questo strazio. Aggrediti e aggressori sono vittime entrambi di una logica perversa che è quella della guerra come tale. Chi è aggredito, la guerra la subisce; ma chi è mandato a combattere in nome del proprio paese contro un altro, anche lui subisce la deformazione della realtà, l’esaltazione della forza, la giustificazione della violenza che la guerra porta sempre con sé. Avvertire la tragedia e l’assurdità della guerra resta il solo modo per sottrarsi alla disumanizzazione che essa produce, alla distruzione dell’animo umano a tutti i livelli, e contribuisce a volerla rinnegare con tutte le proprie forze, in cambio di una battaglia molto più impegnativa di poter arrivare a “vincere la pace” attraverso il dialogo e la mediazione. Siamo tutti consapevoli che le sfide dinanzi alle quali ci troviamo e dalle quali dipende la sopravvivenza dell’umanità, ci toccano tutti allo stesso modo e che non possiamo che affrontarle insieme, scoprendo il senso autentico di un lavoro politico lungimirante e dialogante che non è più rimandabile. Anche la memoria del 27 gennaio ci vuole incoraggiare ad accelerare il cambio di passo.
Comune di Abbiategrasso
Marina Baietta
Assessore Servizi Scolastici.
A cura di
Ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2024, 12:49