Adolescenti ribelli: pubblico attento e coinvolto durante il quarto appuntamento di Umane Connessioni

Incontro a più voci dedicato all'analisi e alle possibili soluzioni per affrontare le criticità legate alla violenza nell'età adolescenziale

Data :

17 marzo 2025

Adolescenti ribelli: pubblico attento e coinvolto durante il quarto appuntamento di Umane Connessioni
Municipium

Descrizione

Un ottimo riscontro quello ottenuto dall’incontro di sabato pomeriggio, 15 marzo scorso, al Castello Visconteo, organizzato da associazione La Tribù e da Contatto Donna nel contesto della rassegna “Umane Connessioni” voluta e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Abbiategrasso rappresentato in sala dall’assessore e vicesindaco Beatrice Poggi e dalla consigliera comunale Agnese Tacchini, titolare della delega alle Pari Opportunità.
Un appuntamento a più voci, arricchito dalla presenza di relatori qualificati che hanno offerto analisi e spunti rispetto ad un tema molto sentito ovvero: “Adolescenti ribelli? Il fenomeno delle baby gang”. Ad introdurre i lavori è stato l’intervento di Gina Boarin, presidente della Tribù, che ha raccontato il lavoro portato avanti dalla sua associazione, da 30 anni impegnata nell’accoglienza e dell’integrazione attraverso il sostegno allo studio di una settantina di minori, per lo più di origine straniera – e il saluto della vicepresidente di Contatto Donna la psicoterapeuta Chiara Crivelli. Ciascuno dei relatori (dalla pedagogista clinica Alba Passarella, alla psicologa e criminologa Roberta Manfredini, passando per il giudice onorario del Tribunale per i Minori di Milano, nonché pedagogista forense e criminologo, Duilio Loi, l’avvocato Susanna Marangoni e il Commissario di Polizia locale di Milano Marco Luciani) hanno analizzato i fenomeni dai quali traggono origine le baby gang, ciascuno dal proprio punto di vista, andando anche a sfatare alcuni miti

In particolare: Duilio Loi ha snocciolato una sterminata quantità di dati di estremo interesse con l’obiettivo dichiarato fin dalla prima slide di richiamare la «attenzione alle notizie inesatte, che contribuiscono ad aumentare il clamore, ma non aiutano a comprendere la reale portata del fenomeno». Quello, appunto, delle cosiddette “baby gang” o, meglio, della criminalità minorile che, in base ai numeri da lui messi in campo, andrebbe invece drasticamente ridimensionato: a fine aprile 2024 risultavano essere 31.173 i ragazzi dai 14 ai 18 anni non compiuti segnalati all’autorità giudiziaria, dei quali 17.480 riconosciuti come autori di reato. «Molti? Troppi! - ha detto Loi - ma rispetto al totale della popolazione di quella fascia di età (circa 2 milioni 300 mila) rappresentano l’1.3%. Arrotondiamo pure a 1.5%, e poi triplichiamolo quel dato, immaginando che nel frattempo altre situazioni siano giunte a riconoscere il compimento di altri reati, stiamo pur sempre dicendo che c’è un 95% di adolescenti “sani” ed è su questi che occorre prima di tutto lavorare».
Di seguito, Duilio Loi ha mostrato al pubblico la scheda con i numeri relativi alle principali categorie di reato segnalate nelle 8 province lombarde nel 2024, confrontandoli con quelli dell’anno precedente: se ne evince che vi sarebbe stata una diminuzione dei furti (949, il 13% in meno del 2023), una più accentuata diminuzione di quelli in abitazione sommati agli scippi (passati da 136 a 113, il 16,5% in meno), una netta flessione delle rapine, da 725 a 556 (-23,3%), il quasi dimezzamento dei delitti contro la libertà sessuale (che comprendono aggressione sessuale, molestia sessuale, abuso sessuale, esibizionismo, provocazione sessuale e corruzione di minori, passati dai 248 del 2023 ai 133 del 2024, cioè -46%), il calo del 22% delle condotte di atti persecutori (stalking e simili, passate da 93 a 72); tre le categorie di reati che hanno invece registrato una crescita dal 2023 al 2024: quelli legati agli stupefacenti (da 259 a 306, pari al 18% in più); i maltrattamenti in famiglia (da 69 a 77, + 11.5%); da ultimo i più gravi di tutti, che sono anche quelli cresciuti in modo clamoroso, ovvero i tentati omicidi, passati da 8 a 24 (+300%), mentre fortunatamente nessuno di questi si è trasformato in omicidio, né risultano denunce relative ad altri omicidi consumati in Lombardia nel 2024 (ma è del 5 gennaio 2025 la notizia di un giovane ucciso e abbandonato nelle campagne di Cisliano, quasi certamente per un regolamento di conti nel mondo della droga).
Ad ogni buon conto, la risposta che secondo Duilio Loi è più che mai necessaria, la sola che possa costituire una forma efficace di prevenzione dei reati e, prima ancora, della devianza, è quella «della realizzazione della Comunità Educante, da intendersi come struttura portante, permeante e permanente della società civile». E dopo essere partito dall’assunto secondo il quale «la devianza è un effetto collaterale di un’educazione mancata», ha posto il problema della necessità della prevenzione secondaria suggerendo, a favore della popolazione giovanile “a rischio”, «interventi di progettazione pedagogica tesi ad intercettare, contenere, correggere i fattori di rischio individuali, familiari e socio-culturali presenti e segnalati, con il fine di evidenziare una “diagnosi precoce” delle situazioni problematiche». Per concludere ricordando che «la cultura del diritto penale nei confronti del minore autore di reato integra al “punire” e al “rieducare” anche il “riparare”, raccontando con soddisfazione che la “messa alla prova” (progetto della durata da 1 a 3 anni approntato dai Servizi sociali comunali e che implica la contestuale sospensione del processo fino alla sua conclusione) «funziona nell’85 per cento dei casi».

Esperienze di questo tipo sono state avviate anche ad Abbiategrasso grazie al coinvolgimento significativo degli istituti superiori (nello specifico parliamo dell’Iis Alessandrini), che hanno intrapreso percorsi improntati alla riparazione del danno arrecato ad un’intera comunità.

Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2025, 12:41

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?

1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot