Descrizione
Si è conclusa nei giorni scorsi la prima tranche dell’intervento di messa in sicurezza del laghetto del Parco della Costituzione, realizzato dall’azienda agricola Riccò su incarico dell’Amministrazione comunale. L’operazione, avviata per fronteggiare la sovrappopolazione di tartarughe, ha portato alla cattura di 84 esemplari, successivamente trasferiti presso l’oasi emiliana che ha dato origine al progetto “La Casa di Tarta”, centro autorizzato per il recupero delle tartarughe palustri americane Trachemys scripta.
Gli animali, appartenenti a una specie non autoctona e potenzialmente dannosa per l’equilibrio dell’ecosistema, sono stati collocati in una riserva dove saranno mantenuti a vita, come previsto dall’accordo stipulato con il Comune. L’intervento proseguirà in primavera, quando gli specialisti torneranno sul posto per il recupero degli esemplari più giovani, che in questo periodo risultano difficilmente individuabili perché in una fase assimilabile al letargo.
L’operazione rientra nel più ampio programma di messa in sicurezza, disinfestazione e riqualificazione del Parco della Fossa, previsto dalle prescrizioni di Ats. «Come Amministrazione – ha spiegato l’assessore all’Ecologia Valter Bertani – abbiamo individuato la procedura più corretta per garantire la tutela degli animali, affidando l’incarico, come stabilito dalla normativa, a un soggetto specializzato. Parliamo di tartarughe con un’età media di circa 80 anni, che richiedono competenze specifiche e interventi complessi».
Per l’attuazione del servizio è stata predisposta una determina con uno stanziamento massimo di 28 mila euro, cifra che potrebbe risultare inferiore a consuntivo. L’accordo, inoltre, non si limita a un intervento isolato, ma prevede una copertura di due anni. «La complessità e l’impegno, anche economico, di questa operazione – ha concluso Bertani – dovrebbero essere uno stimolo a un comportamento più responsabile da parte di tutti. È fondamentale rispettare le regole, evitando l’abbandono di animali nell’area del parco, che porta a una proliferazione incontrollata, e non lasciare cibo che favorisce la presenza di roditori».
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Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2025, 14:38